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Info:
Ce RP raconte les événements d'un Italien étranger en tour pour l'europa, circonstances sont décrites, situations, descriptions IG de chaque endroit visité. LE RP est écrit tout en italien, il peut être un bon exercice pour celui qui connaît un peu ma langue de vous, je vous conseille autrement celui-ci: http://www.reverso.net/text_translation.asp?

[GDR] Storia di un viaggio...

Delmulin
Citazione:
3/2/1457


Almerico infilò lentamente le ultime cose nella sacca e la chiuse con cura; qualche oggetto per accamparsi e pochi viveri gli sarebbero bastati per il viaggio, d'altra parte sul tragitto avrebbe incontrato paesini e città pronte a rifornirlo del necessario. La mente tornò nostalgica all'ultimo viaggio compiuto 4 mesi prima, per le terre d'Abruzzo... era stata dura vero, ma la meraviglia di vivere ogni giorno diversamente da un'altro aveva vinto su ogni sofferenza; era tornato a Grosseto carico di nuove esperienze che difficilmente si potevano ripetere e con la certezza che quel viaggio era stato solo una prova, una prova in previsione di quello che sarebbe stato il compimento del suo grande sogno, un lungo cammino attraverso le differenti culture e tradizioni europee...
I primi raggi di sole di quella fredda mattina invernale fecero capolino tra i tetti delle case e destarono Almerico dai suoi pensieri, era giunto il momento di partire.
Prese sacca, spada bastone e si avviò all'uscita. La bottega era chiusa dal giorno prima e il campo aveva già dato l'ultimo raccolto, gli amici erano stati salutati e Almerico si chiedeva, mentre passava per le vie ancora deserte di Grosseto, come sarebbe stata la ricostruzione di Siena; era dispiaciuto di partire in un momento così delicato per la sua Repubblica, ma la forza di volontà, l'affiatamento e la voglia di rivalsa che si respiravano nell'aria, lo rassicuravano sulle possibilità di un futuro per Siena.
In pochi minuti arrivò alla strada principale, che portava verso nord-est, in direzione di Piombino, la sua prima meta. percosri alcuni alcuni passi si voltò indietro: la piana di Grosseto, dove uomini valorosi avevano combattuto per mesi una dura guerra era silenziosa, fredda testimone del suo ultimo saluto alla città.

'Ciao Grosseto' bisbigliò 'a presto'



Luceblu


Annabella la sera prima aveva salutato il suo amico Almerico, si era raccomandata che facesse attenzione e continuarono tutti quanti a ridere e scherzare in taverna come ogni sera.
Il giorno dopo Annabella pensò ad Almerico ormai sicuramente partito per una nuova avventura e pensò "Chissà quando nuova gente incontrerà, spero che riesca a realizzare il suo sogno... Glielo auguro con tutto il cuore"
Quindi si diresse verso la taverna per incontrare gli altri amici rimasti a Grosseto e scambiare 4 chiacchiere.........



[GdR off]: Non sono ferrata con i GdR.. ma apprezza il tentativo per favore ahaahahah
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Myah


Myah negli ultimi tempi aveva trascorso molto tempo in compagnia di Almerico.. era sicuramente una persona eccezionale.. fuori dal comune.. e sapeva già che le sarebbe mancato in questi mesi in cui lui intraprendeva il viaggio più importante della sua vita..
Purtroppo non era riuscita a salutarlo come avrebbe voluto.. gli impegni di entrambi non lo avevano permesso.. quindi si era dovuta accontentare di dirgli solo "a presto Del.. spero di rivederti prima della tua partenza.."
Sperava vivamente che Almerico ogni tanto le scrivesse.. anche se lei non avrebbe potuto rispondere.. a Grosseto mancava a tutti e avere sue notizie in questo momento così "strano" per Siena non avrebbe potuto che rallegrare gli animi.
Myah volse lo sguardo verso le mura.. come sicuramente aveva fatto il suo amico e sussurrò: A presto Del, ti aspetto.

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Delmulin
Citazione:
Almerico si presentò davanti le porte di Piombino la sera del giorno stesso, era abituato a camminare e la giornata particolarmente limpida aveva dato ulteriore energia al giovane. Per strada aveva incontrato un uomo di Chiesa, aveva detto di chiamarsi Seedorf, doveva essere importante nonostante non avesse scorta personale, ma Almerico sapeva poco della vita ecclesiastica, mostrò nei suoi confronti il giusto rispetto, che non si nega a nessuno, ma nulla di più.
Un paio di guardie gli fecero le domande di rito, ma con la recente riapertura dei confini ed il fatto che era un uomo solo, non ebbe problemi ad entrare in città. Gli fu consigliato di alloggiare presso la teverna municipale e chieste le indicazioni vi si diresse.
La taverna era piena, che fosse straniero non passò inosservato, ma gli astanti erano cordiali e la taverniera davvero carina !!! Almerico si ambientò immediatamente.


'Buona sera madame, cercavo una stanza, oddio, rimarrei qua a guardarla all'infinito, ma....' Almerico diede un'occhiata alle sue spalle ' Non è mia intenzione creare disturbo..'
La giovane arrosì e borbottò 'in effetti mmm...' poi a voce più decisa ' la seconda camera a destra, salite le scale' e mise delle chiavi sul bancone.
Del si appoggò a questo, continuando a fissarla 'Ci siamo già incontrati prima ?? Una tal bellezza non posso certo dimenticarla...'
'Grazie per i complimenti ma...'
'Ma certo, si, a Grosseto... allora se non ricordo male, eravate nell'esercito di Firenze...'
'Straniero !! siate così gentile da raccontarci del suo viaggio..' parlò una voce dalla sala
Almerico sbuffò..
'E' il sindaco' sussurrò la taverniera con un'espressione del viso divertita.

Almerico allora le sorrise, prese le chiavi e si diresse al tavolo... 'Un giro di birra per tutti !!' esclamò ...quanto amava la vita da taverna !!







[GDR off] Cara luce , siamo in due... ma ci si prova !!! grazie !!
Delmulin
Citazione:
La stanza era piccolina, semplice ed ordinata, un letto confortevole con affianco una tavolo ed una sedia, fiori sul tavolo colti da pochi giorni, un quadro appeso davanti al letto e un ripostiglio per indumenti, la latrina rimaneva al piano di sotto. I colori erano vivaci ai primi raggi di sole e Almerico di destò di buon umore. La sera precedente ci avevo dato dentro con le pinte, lasciarsi trasportare era stato fin troppo facile con l'ottima compagnia che aveva trovato.
In poco tempo si vestì e scese a fare colazione. Tasv, la bella taverniera, era davvero cordiale e parlare con lei poteva solo rendere ancor più lieto l'inizio della giornata. Dopo aver mangiato del pane e bevuto un pò di sidro, la sensazione di cerchio alla testa dovuta all'alcool della sera prima si fece molto fievole e quindi Del decise di andare a fare un giro per la cittadina. Le strade erano ben curate e tutte, intersecate tra loro scendevano verso il mare. Agli occhi attenti di un uomo recentemente uscito da una situazione di guerra, non potevano passare inosservati i diversi gruppi armati della città, i famosi 'soldatini di Piombo', che mesi prima avevano audacemente risposto agli attacchi della banda di Sciamano; ve ne erano parecchi sparsi tra il mercato, municipio e monumenti vari, ma la loro presenza non era pressante, anzi, davano un senso di sicurezza aggiuntivo alle mure della città, e la serenità traspirava in maniera evidente dalla popolazione. La giornata era limpida e Almerico pensò bene di sfruttrla per passare piacevolmente del tempo a pescare, si diresse quindi verso il porto. Questo non era di grandissime dimensioni ma aveva una parte di mura che si slanciava verso il mare, in parte utilizzata per vedetta, in parte per frenare la forza dei flutti... la vista era mozzzafiato.



Nonostante fossero le prime ore del giorno, la città era in fermento, sopratutto la zona del porto. In quei giorni gli avevano riferito che si teneva una sagra paesana la cui attrattiva principale era il 'trialtlon', una competizione composta da tre sfide: pesca, tiro con l'arco e atletica, a cui tutti i cittadini potevano partecipare. Le persone coinvolte erano molte, l'organizzazione particolarmente efficente, quindi una bella folla partecipava ed incitiva i concorrenti. Proprio in quei giorni si teneva la gara di pesca, in cui ogni concorrente doveva sfruttare al massimo le proprie abilità e la conoscenza dei posti piu fruttuosi, senza utilizzare la barca. Almerico scelse un punto appartato, sopra una scogliera, da dove poteva osservare la sfida senza essere di intralcio. Lentamente si fece avvolgere dal calore del sole e dalla delicata brezza che soffiava dal mare, avrebbe passato lì la giornata, sistemò la canna e si sdraiò, in attesa che qualche pesce abboccasse.



Delmulin
Citazione:
Era divertente pescare. Almerico da sempre aveva vissuto in città che facevano della coltivazione della frutta la loro risorsa principale, oltre ovviamente le estrazioni minerarie, ma a quel lavoro aveva dedicato poco tempo; era abile raccoglitore, temprato da moltissime giornate passate nei frutteti, ma vivere le giornate aspettando che il pesce abboccasse era proprio un altro paio di maniche, certo, sempre che le condizioni metereologiche fossero state buone. In quei due giorni pescò una buona quantità di quelle che potevano essere orate e ne era soddisfatto, le portava contento come un bambino in taverna dove se le faceva preparare da mani sapienti ed esperte; aveva conosciuto parecchie persone a Piombino, tutte care e simpatiche ed il soggiorno in quella città era davvero piacevole. Tra i vari discorsi la sera, era venuto a sapere dal sindaco, Buttazluke, che un giovane ragazzo era in partenza per Volterra, e che un viaggio in compagnia non lo avrebbe certo disdegnato, non si poteva mai stare tranquilli di quei tempi in giro per le strade fuori città. Almerico, seppure abbastanza esperto e in grado di difendersi, preferiva anche lui viaggiare in gruppo, non gli restava dunque che cogliere la palla al balzo, Volterra era la sua seconda destinazione! Era dunque deciso, il giorno seguente sarebbe partito, quella sera si prese una sbronza epocale.
Almerico dovette farsi accompagnare da Nashira al mercato perchè quella mattina barcollava ancora e se provava a parlare uscivano solo balbettii incomprensibili. Iurampard, il giovane viaggiatore, era preoccupato di affidarsi ad un personaggio così e diciamolo, non aveva tutti i torti, ma per la sera Almerico era in forma e pronto a partire. I saluti erano sempre cosa difficile da sopportare e poi, chissà quando sarebbe tornato da quelle parti, ma Piombino era risultata essere davvero una bella città, Almerico avrebbe portato il suo ricordo per tutto il viaggio....



La strada per Volterra si allontanava sempre più dalla costa per addentrarsi nei boschi e coltivi delle colline toscane. Almerico ne era contento, nel suo viaggio verso la Spagna avrebbe quasi sempre costeggiato il Mar Mediterraneo, il che offriva molto spesso panorami eccezzionali, ma attraversare boschi e strade dell'entroterra lo trovava rilassante e riflessivo, stati d'animo cui non voleva sottrarsi. Lungo il tragitto incontrarono Vikingo, cittadino di Pombino che faceva ritorno alla sua città e un certo Sephiroty, simpatico personaggio vestito di poca roba, livornese evidentemente amante dell'avventura. Impiegarono un pò di ore per arrivare a Volterra, ma finalmente la videro, Almerico aveva molti parenti in quella città e suoi compagni gildati ricoprivano a Volterra importanti funzioni, si sarebbe fermato più a lungo sicuramente... Il viaggio era stato semplice e privo di periscoli, animati soprattutto da una gran fame percorsero in fretta gli ultimi chilometri....
Tasv75
La mattinata era iniziata molto serenamente , Tasv si incammino verso la taverna municipale per fare pulizie perchè la sera precedente era stata molto movimentata.
Arrivata in taverna la aspettavano alcuni amici di sempre .... fece un pò di conversazione con loro e si mise subito al lavoro .... essendo distratta e molto indaffarata non si accorse subito del forestiero che entrò ..... "Delmulin , mhhhhh , questo nome mi ricorda qualcosa" penso Tasv. Lui le spiego che si erano incontrati in taverna a Grosseto durante la prima battaglia , in quell'occasione lei era nell'Esercito Fiorentino.
Era una persona molto di compagnia e fece delle lunghe chiaccherate con lui ...... le racconto del grandioso viaggio che aveva appena iniziato e ne rimase molto affascinata .
Si intrattenne qualche giorno ma alla notizia della sua partenza Tasv ne fu molto rattristata ma al tempo stesso era molto felice che possa esaudire il suo sogno.
La sera ci trovammo in taverna giusto il tempo per alcune birre e un saluto veloce ...... poi non lo vide più ........

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Delmulin
Citazione:
La città di Volterra si presentava come una roccaforte nel cuore degli appenini toscani, le mura della città si ergevano alte sulla collina e i bastioni osservavano e contrallavano instancabili l'intero territorio circostante. I coltivi, per lo più di grano e mais si estendevano per chilometri ai piedi del colle ed erano intervallati da ampie zone di frutteto, ottimamente curate; non mancavano certo allevamenti di vacche e maiali, una risorsa fondamentale per questa città che sopperiva così alla mancanza di risorse ittiche. I poderi erano ampi e la vita qui era tanto intensa come nella città.



Almerico senza esitare si diresse verso la taverna di famiglia, amministrata dall'illustre cugino Liv che aveva ben pensato di arricchirla di una sala da gioco e di una zona adibita ai dolci piaceri della sfera sessuale; 'il posto ideale per soggiornare in questa città' penso Del mentre si accomodava nella sua stanza. Molti estensi , come già sapeva, si erano trasferiti nella Serenissima in cerca di fortuna e gloria, un peccato non riincontrare Livio e Krassu tra gli altri, ma l'accoglienza risevatagli dalla cugina Mary88 e da Moreno non era stata certo apatica, tutt'altro !!! Almerico buttate le cose sul letto si affacciò alla finestra



'Veramente magnifico' pensò ' Ora però sarà meglio che vada a conoscere il sindaco e vivere un pò la città'. Almerico doveva sbrigare diverse faccende a Volterra, sebbene avesse tutto il tempo che voleva a disposizione, era ben disposto ad iniziare subito. Uscì dalla camera, scese le scale e si avviò verso la strada, gli schiamazzi provenienti dal 'bordello' lo distrassero solo per un istante... avere come vicine belle fanciulle certo non gli era d'imbarazzo, ma preferiva lasciare quelle donne dai facili costumi ai loro brevi divertimenti e concentrarsi su nuove conoscenze di sicuro più valore.


Delmulin
Citazione:
La taverna municipale di Volterra era il luogo più frequentato della città, lo stesso sindaco Favillissima ne era taverniera e sembrava svolgere al meglio il suo lavoro anche da questa sede; molto interessata alle sorti della repubblica Fiorentina inveiva spesso quando veniva raggiunta da missive che la informavano dei battibecchi tra i consiglieri. Almerico ascoltando discorsi qua e là nelle taverne aveva appreso che l'amministrazione della Repubblica era abbastanza in confusione ed in questo periodo la situazione politica era lungi dall'essere stabile con conseguenze notevoli sulla serenità e fiducia del popolo. Mentre la capitale, Firenze, si stava popolando di persone e speranze, la principessa Indil si era dimessa, in seguito ad errori sapientemente ampliati e rimarcati dal partito dei Ciompi, evidentemente non soddisfatto della sua condotta. Era di questo partito la particolarità, sempre secondo voci del volgo, di portare avanti una sorta di ostruzionismo politico a priori verso gli avversari, favorendo così gli interessi loro al vero bisogno della Repubblica. Almerico non potè non paraganore questo partito a quello che fino a poche settimane prima aveva governato Siena, i Falchi senesi; in entrambi gli schieramenti erano presenti personaggi in indiscutibile valore ed esperienza, ma sono queste qualità che spesso ad alti livelli portano a decisioni azzardate e volte alla ricerca di gloria personale e sete di potere accantonando quelli che sono i reali bisogni evidenziati a gran voce dalla popolazione. La politica così costruita su di una fitta trama di macchinazioni e raggiri purtroppo raramente risulta limpida e ben gradita, con l'elezione del nuovo principe, Osvaldo, Almerico augurava un deciso cambio di tendenza, le terre fiorentine erano ricche e animate da grandi uomini e buoni propositi, sarebbe stato uno vero spreco perdersi in inutili diatribe infamanti.
In Volterra erano residenti molti di questi personaggi politici, tra cui il buon Fanfrir, uno dei più animati nelle discussioni e che raramente si vedeva bazziccare in taverna. Il suo amico, insieme a Selty, erano un dei motivi principali per cui Almerico aveva voluto fermarsi tanto in questa città. Entrambi erano custodi come lui dei segreti della natura, portavano avanti con impegno la causa del falco d'argento e per la prima volta ebbe l'onore di conoscerli di persona. Mentre il primo era spesso via per questioni politiche, Selty soleva presentarsi la sera nella taverna Templare di Volterra, di recente apertura e gestita da Darkness, nobile cavaliere del suddetto ordine. Almerico non vedeva di buon occhio coloro che servivano Aristotele tramite l'uso della spada, ma l'animo di queste persone era guidato da nobili valori e qui a Volterra sembravano comunque essere anche piuttosto influenti. Camminando per i vicoli della roccaforte era quasi più semplice incontrare gli scudi crociati che i 'Leoni di Volterra', la milizia cittadina. Almerico amava stuzzicare i templari durante le serate trascorse in taverna e questi stavano volentieri al gioco, per fortuna.
Durante il suo soggiorno a Volterra Almerico aveva trovato lavoro come raccoglitore di frutta, passava le giornate nelle ampie zone del circondario adibite a frutteti e la raccolta era quasi sempre copiosa, la scorta per il viaggio aumentava a vista d'occhio. Nel tempo libero trovava piacere nel camminare per le viuzze strette del borgo e passava spesso a visitare il mercato cittadino, nella piazza pricipale, che risultava ogni giorno ricco di prodotti di ogni sorta, sintomo che la città prosperava. Le serate trascorse in taverna erano lunghe ed animate, i cittadini erano molto presenti ed espansivi, le fatiche del giorno venivano immediatamente cancellate dalle copiose bevute, Volterra rappresentava senza dubbio uno degli ingranaggi fondamentali della Repubblica fiorentina.


Selty
Selty era stata molto felice di incontrare finalmente una sera l'amico Delmulin. Era da molto che avrebbe voluto conoscerlo! Chissà forse ora sarebbe stato possibile trovare altre gentili anime disposte a condividere con loro i segreti della natura.... in effetti il discorso sulle lepri bianche (preferibilmente non arrosto ) era stato molto interessante ed aveva coinvolto tutte le persone presenti nella taverna templare n°7.
Nonostante alcune battutine riguardanti l'Ordine e il partito di cui faceva parte, Selty aveva passato una piacevolissima serata.
Peccato che il marito se ne fosse andato proprio prima che venissero enumerate le numerose avventure amorose di Delmulin...l'argomento aveva d'un tratto risvegliato anche coloro che fino ad un attimo prima sembravano occupati a bere le loro birre.
Delmulin
Citazione:


Almerico scostò la scala dalla pianta, la prese insieme al cesto di frutta e si diresse verso il borgo; al suo fianco Pallina camminava con aria soddisfatta, la fioca luce rossastra del tramonto risaltava ancor più il suo dolce sorriso. I due si erano conosciuti in taverna qualche sera prima e sin da subito vi era stata intesa. La fanciulla, con grande sorpresa di Del, aveva raccontato tra le altre cose di non aver mai lavorato per quelle che erano le risorse primarie della città, ovvero i frutteti; erano due giorni ormai che si trovavano la mattina, nelle prime ore del giorno presso la taverna municipale e col sorgere del sole percorrevano la strada che attraverso i campi li portava a destinazione; si impegnavano molto nella ricerca e raccolta dei frutti migliori spronati dal lavoro di coppia, certamente molto gradevole. Era stata come le altre una giornata faticosa, ma entrambi non vedevano l'ora di raggiungere la taverna e passare una grande serata, la loro ultima a Volterra; sì, anche Pallina infatti si sarebbe dovuta mettere in viaggio verso nord, destinazione Savone, dove aveva intenzione di trovare amici e parenti e ivi trasferirsi, e la fortuna aveva sorriso ad entrambi con il loro incontro e la conincidenza di intenti;
I giorni trascorsi a Volterra furono caratterizzati da tantissimi incontri ed amicizie, piacevoli discussioni ed animate serate, era difficile dover salutare questo luogo. Giunti alla municipale trovarono i soliti simpatici noti, Setebro, Lbc, Favi, masterpipa e Tonnetto, aaah quanto era triste Almerico di non poter più vedere la graziosa miss Volterra, ne era certo, una parte del suo cuore sarebbe rimasto su queste colline. Purtroppo quella sera non vide parenti e neanche la cara Selty... peccato, ma in cuor suo sapeva che avrebbero capito, dopotutto prima o poi sarebbe anche ritornato.
Il mattino seguente Almerico e Pallina si diressero presso la taverna Templare n7 per ultimare i preparativi e chiamare Kite, la dolce donna guerriera con la croce sullo scudo che li avrebbe accompagnati sino a Livorno (Almerico sperava poi di convincerla a continuare ihihihi). Erano ormai sulla strada quando un corriere arrivò di corsa con la notizia della liberazione di Santa Fiora; Almerico sentì il cuore accelerare i battiti dall'emozione... Siena stava tornando a splendere, notizia migliore non poteva giungere in quel momento per rendere più gradevole il futuro cammino.




Il paesaggio cambiava velocemente lungo la strada; presto le verdeggianti colline lasciarono spazio alla pianura, la giornata era soleggiata e non particolarmente fredda per essere ancora in pieno inverno. Lungo il cammino non ci furono incontri di sorta, 'strano' si disse Almerico, ma poco male, così potette rivolgere la sua attenzione esclusivamente alle due fanciulle che percorrevano la strada con lui. Una dolce brezza finalmente accarezzò i loro volti, chiaro segno della vicinanza al mare e infatti dopo pochi metri poterono vedere la costa, lunga la quale, in lontananza, si intravedeva la città di Livorno


Selty
Citazione:
Quella sera un vento gelido travolgeva la tranquilla cittadina di Volterra...
L' improvviso cambiamento di temperatura costrinse Selty a rinchiudersi nella sua taverna dove avrebbe aspettato il marito, il quale sarebbe venuto a cavallo per accompagnarla a casa.
Entrata, trovò la solita allegra compagnia che l'attendeva, nonostante avesse avvisato il giorno prima che alla sera non ci sarebbe stata.
Chiacchierando, e finalmente scaldandosi un pochino bevendo un bel boccale di birra, le venne in mente l'amico Delmulin.
Forse qualcosa che aveva visto durante la giornata glielo aveva ricordato...che fosse stata la leprotta bianca?... O forse era stato il caso per cui proprio quel giorno aveva ricominciato ad allenarsi al tiro con l'arco?
Sta di fatto che pensando, affiorò una certa malinconia... Ultimamente l'arrivo di forestieri a Volterra soleva finalmente portare un po' di allegria in quella città mezza deserta, i cui gli abitanti rimasti erano spesso divisi per appartenenza a fazioni politiche diverse o per altri svariati motivi.
E poi sì lo ammetteva...era bello far ingelosire il marito ogni tanto!!
Comunque, ormai a sera tarda arrivò Darknees per accompagnarla finalmente nella loro calda e accogliente casetta e Selty, vinta dal sonno, abbondonò i suoi mille pensieri e si addormentò nel suo comodo letto.
Pallina88
Per Pallina incontrare Delmulin era stata una vera fortuna.. era da molto ormai che progettava la partenza per Savone ma la iella sembrava perseguitarla.. Una mattina, mentre sedeva stancamente ad un tavolo della taverna comunale di Volterra, conobbe un gentiluomo di nome Delmulin, che le offrì da bere cercando di tirarla su di morale; appena venuto a conoscenza della situazione disperata di Pallina, subito si propose di accompagnarla fino a Savone, rendendola finalmente felice dopo mesi.
Per Pal fu molto difficile lasciare Volterra, la città in cui era nata, cresciuta e dove aveva conosciuto persone meravigliose (prima fra tutte il sindaco Favillissima), ma fu entusiasta di intraprendere il suo primo viaggio in compagnia di un uomo così simpatico e generoso, che le insegnò a raccogliere frutta, pescare e a ottimizzare i suoi averi in vista del lungo itinerario da percorrere .. Pal gli sarebbe stata grata per sempre!
Delmulin
Citazione:
A Volterra avevano messo in guardia Almerico sul fatto che Livorno aveva perso lo splendore di un tempo; la grande migrazione verso le terre della Serenissima aveva severamente minato l'equilibrio demografico delle città, forse quì più che da altre parti. Almerico sapeva bene dall'eseprienza del viaggio in Abruzzo che la vitalità delle cittadine era ciclica, e che bastava un gruppo valido di persone dai buoni propositi a tenere accesa la speranza di tempi migliori. Livorno viveva ora un periodo di assestamento e questo era evidente.
La città era per lo più sviluppata a ridosso del mare, lunghe mura che si ergevano dai flutti proteggevano al loro interno l'immensa area portuale, vero centro commerciale ed economico di Livorno; il mercato giornaliero era ben fornito nonostante l'apparente apatia e diverse botteghe si alternavano ad accoglienti taverne sul lungo mare; alle spalle di questa zona 'industriale' si sviluppava il borgo, dai caratteristici vicoli stretti che pian piano lasciavano spazio ai coltivi ed allevamenti sulle zone collinose.




Almerico e Pallina, consigliati dalla loro compagna di viaggio Kite (forse più per fargli un favore) decisero di alloggiare presso la taverna Templare n8..'ma quante ce ne sono ?!?!?!?!' pensò Almerico scuotendo la testa rassegnato; la sua diffidenza nei loro confronti cresceva tanto più tempo passava nei loro luoghi di ritrovo, ma dovette ammettere che nessuno era sgarbato, anzi la disponibilità loro era encomiabile e tutto sommato le stanze erano anche confortevoli. Pensando che se a Pisa si fosse imbattuto nella templare n9, i Livornesi o quei pochi rimasti, una notte avrebbero potuto vedere in lontananza delle fiamme toccare il cielo, uscì in strada e si diresse verso quella che sembrava la via principale...
Almerico fu incuriosito dalla locanda 'Campi Elisi' e forse guidato dall'intuito vi entrò, per bloccarsi immediatamente all'entrata. I capelli color del grano della taverniera erano solo un piccolo particolare di quella figura che Almerico paragonò ad una Dea. Ripreso dallo schok iniziale, facendo finta di nulla ma tremando ugualmente ad ogni passo, si avvicinò alla bella dama che subito si mostrò interessata allo straniero. Le parole uscivano come un fiume in piena, entrambi non sembravo voler più smettere di parlare, ma la taverna pian piano si riempiva di uomini stanchi del lavoro della giornata, e Banshee purtroppo dovette accontentare le loro richieste. Almerico non era intenzionato a lasciarsi scappare la giovane fanciulla, miss Livorno 1456 tra l'altro, e quindi si sedette ad un tavolo di allegri pescatori. Mentre conversava con loro, lo sgurardo spesso si posava sul quel giovane corpicino che con eleganza mai vista si muoveva tra i tavoli; solo imprecazioni varie e risate frastornanti lo facevano tornare sulla terra dal suo mondo di sogni. Il sole era ormai calato da molto e la serata sembrava farsi troppo lunga, Almerico non poteva rimanere ai 'Campi Elisi' per sempre, aveva due fanciulle che lo aspettavano altrove e non voleva farle stare in pensiero. Era riuscito ad ottenere informazioni importanti per la pesca che nei giorni successivi avrebbe praticato ed insegnato a Pallina, quindi poteva ritenersi soddisfatto. Salutata l'allegra tavolata si accomiatò anche da Banshee, con la promessa che le avrebbe fatto da cicerone della città; sull'uscio i loro sguardi si incrociarono di nuovo... fu quella l'ultima volta che la vide.

Delmulin
Citazione:

Le sere seguenti all'incontro con la bellissima ninfa Banshee, Almerico passò più volte per la taverna 'Campi Elisi' con la speranza di poterla rivedere, ma purtroppo la locanda era sempre vuota, e rassegnato si recava presso la taverna municipale. Fortunatamente a Livorno aveva riincontrato una tenera coppia di amanti, conosciuti a Volterra, SinnerCla e Pippo, che qui gli facevano compagnia. Erano stravaganti ma uniti da un forte legame e il tempo con loro passava velocemente.
Quel giorno Almerico stava spensieratamente sorseggianto un pinta di ottima birra in loro compagnia quando una strana sensazione lo pervase, un presentimento si fece largo nella sua mente, il locale sembrò illuminarsi all'improvviso e in quel momento si aprì la porta della taverna. Si girò lentamente verso l'entrata ed un misto di stupore e gioia lo assalirano all'istante nel vedere la figura angelica che varcò la soglia: Tasv75.
La sopresa svanì presto ed Almerico corse incontro alla bellissima fanciulla che con grande intensità abbracciò il ragazzo; i due, che a Piombino avevano tenuto a freno i loro sentimenti, ora liberamente si lasciarono trasportare dalla passione; Incuranti della giovane coppia che assiteva alla scena, Del e Tasv si baciarono intensamente a lungo, lui era al settimo cielo e ancora incredulo della comparsa di lei, Tasv dal canto suo era felicissima di reincontrare Almerico, che tanto la aveva corteggiata a Piombino. La ragazza raccontò di come si fosse messa in viaggio per dimenticare alcune recenti vicende, e di come avesse sperato di reincontrare Almerico lungo il tragitto... faceva parte di un gruppo diretto verso la capitale, Firenze, nel cuore del territorio fiorentino, ma presto le sue occupazioni l'avrebbero riportata a Piombino, avevano poco tempo da passare assieme. Il sole che stava tramontando all'orizzonte ricordò ad Almerico la cena che aveva promesso di fare con Pallina e Kite quindi si accomiatò da Tasv con la promessa di rivedersi in tarda serata. Almerico purtroppo non riuscì a presentarsi all'appuntamento.
Il giorno seguente apprese la notizia che Tasv era partita per Pisa; finchè i due sarebbe stati vicini, Almerico non voleva perdere la possibilità di trascorrere piacevoli momenti insieme a lei, decise quindi di anticipare la partenza per Pisa a quel giorno stesso.
Pallina si mostrò d'accordo all'idea di partire sebbene nutrisse qualche perplessità per il tempo. Almerico guardò il cielo per nulla promettente, era grigio e carico di pioggia, il vento era debole, ma il freddo dell'aria di quella mattina era pungente, anche lui era perplesso, ma tutto sommato Pisa era ad un solo giorno di viaggio e non avrebbero corso particolari pericoli. Kite quel giorno sarebbe tornata con pippo e SinnerCla a Volterra, aveva un 'missione' da compiere, aveva detto; Del non disse nulla a riguardo e salutò con affetto la simpaticissima amica, con la speranza un giorno di rivedersi.
Appena fuori dalla città incontrarono baggy, che si era incamminata da poco per far ritorno alla sua città, Pisa, e si unì volentieri a loro. Avevano percorso la strada, distante una decina di chilometri dalla costa, per mezza giornata quando le infauste previsioni si trasformarono in cruda realtà. Quello che all'inizio sembrava un debole nevischio portato dal vento si intensificò notevolmente sino a diventare una vera e propria beffera di neve.



Il gruppo comprese subito che non c'erano più le condizioni per poter proseguire oltre. Fortunatamente sulla strada si trovavano spesso casupole grezze che fungevano da riparo per viandanti, mercanti e soldati in situazioni avverse... bisogna solo trovarne una !! Al riparo delle fronde degli alberi e coperti al massimo per le loro possibilità, dovettero camminnare un'altra ora prima di trovare la stamberga. Dalla luce di un debole fuoco e dai rumori provenienti dall'interno capirono che non erano stati gli unici ad essere sorpresi dal quella brutta nevicata. Vi erano due gruppi distinti, Borghese e Rubaix, di Volterra, e un gruppo cui facevano parte persone di diversa provenienza, per lo più modenesi, Sanda,Debooooda,Elpusher,latisana,Adelissa e catblack. La casupola era a dir poco piena, ma poco male, quella notte avevano deciso di fermarsi lì e il freddo si sarebbe sentito meno.....




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